Test di Abalakov: cos’è e come si fa

Test di Abalakov: cos’è e come si fa

Il test di Alabakov è una variante della prova di salto verticale utilizzato per misurare la potenza degli arti inferiori. Uno degli aspetti chiave che lo rende così prezioso è che si può eseguire facilmente, richiede attrezzature minime ed è molto affidabile. Dopo aver parlato del Beep Test, questo è un altro test molto importante nella valutazione delle qualità di un atleta.

Test di Abalakov

Come si fa il test di Abalakov

L’Alabakov Jump prende il nome dall’omonimo scienziato che, nel 1938, descrisse per la prima volta la prova di salto verticale da fermo. Lo studioso escogitò un congegno, una nuova versione rivista e corretta del test di Sargent, che gli permetteva di misurare l’altezza dello slancio e di conseguenza valutare la potenza delle gambe dell’atleta. In pratica, il ricercatore aveva utilizzato una fettuccia metrica allacciata alla cintura dell’individuo. Il nastro, arrotolato ad un rullo girevole, si srotolava nel corso dell’attività e in questo modo venivano registrati i valori.

Anni dopo, precisamente nel 1983, la stessa prova fu potenziata da Carmelo Bosco che la inserì nel suo gruppo di prove. Oggi è parte integrante del Bosco Jump Test Protocol. In questa fase di verifica, l’oscillazione del braccio può aiutare a raggiungere l’altezza massima.

Nel test, lo slancio del salto è influenzato dal grado di flessione delle gambe. La prova non è considerata valida ogni volta che, il soggetto, non flette le gambe a 90°. Utilizzando un tappetino di contatto si ottiene il tempo di sospensione, il quale indica la durata dello stacco dell’atleta in aria. La cintura di Alabakov, è un dispositivo che si collega all’estremità di un contatore di lunghezza e consente di registrare la misurazione diretta dello spostamento del baricentro. Per registrare l’altezza si usa il tappeto di salto verticale.

Test di Alabakov con protocollo Bosco

La prova è adatta per valutare la capacità degli atleti mentre lavorano contro una maggiore resistenza. Questo tipo di test è più completo e avanzato. Si possono fare più letture del salto aggiungendo diverse percentuali di resistenza nel momento in cui l’atleta effettua la verifica.

Il modo più semplice per farlo è quello di aggiungere dei pesi al corpo dello sportivo facendogli indossare, durante il test, un giubbotto zavorrato o distribuendo i pesi su entrambi i piedi. Bisogna ricordare che per verificarne l’affidabilità è necessario eseguire la prova sempre nello stesso punto e con un tempo di recupero sufficiente per vedere se sono stati fatti dei miglioramenti rispetto agli esiti precedenti.

Il test si effettua facendo mettere l’atleta sul tappeto, con i pesi ben distribuiti. Quando è tutto pronto, il soggetto in esame si accovaccia fino a piegare le gambe di 90 gradi. Nel frattempo fa oscillare, senza sosta, le braccia in avanti e salta il più in alto possibile. Poi atterra di nuovo sul tappeto con entrambi i piedi.

Come viene realizzato il test di Alabakov

Lo scopo del test di Alabakov è quello di registrare la forza esplosiva dei muscoli delle gambe. Nel pre-test si esegue lo screening dei rischi per la salute e si registrano in appositi moduli l’età, l’altezza, il peso corporeo, il sesso e le condizioni del test. In seguito, all’atleta, viene chiesto di effettuare degli esercizi di riscaldamento del corpo e 3 o 4 tentativi senza nessuna valutazione.

Al momento della prova, il ginnasta è in piedi sul punto indicato e alla cintura del soggetto si allaccia un nastro centimetrato. La fettuccia metrica deve essere tesa verticalmente e scorre dentro una fibbia particolare. In questo modo si registra la differenza tra la misura di partenza e quella raggiunta attraverso il salto in alto con stacco a due piedi iniziando da una posizione statica. Le gambe sono leggermente separate, con una distanza tra loro di 15 o 20 cm.

Lo sportivo flette gli arti inferiori e salta il più in alto possibile con l’impulso a lui più gradito. Durante il salto in aria il corpo deve rimanere disteso e l’atleta deve ricadere sul punto di partenza. Di solito vengono effettuati e registrati 3 tentativi. La distanza, in centimetri, si misura sul metro dalla posizione di partenza e la misurazione finale del salto determina il miglior punteggio.